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I post del Gruppo Strategico. Realtà umana, stupore, narrazione

…Ma ci sono dati in cui sta stretta l’attribuzione di un codice, che non rientrano in quelle categorie, che non appartengono a quelle etichette. Sono forse questi i dati più interessanti che richiedono un diverso coinvolgimento del ricercatore… (Benozzo A., Priola V., Interrogare la Ricerca Qualitativa, Raffaello Cortina Editore).

 

… Che l’infanzia sia un viaggio in cui quello che conta non è diventare adulti, la destinazione, ma la strada stessa che si percorre, è un fatto fondamentale. La qualità degli incontri che facciamo, il sostegno sicuro o incerto di chi ci accompagna non serve all’adulto che sarà il bambino ma al suo presente…

Sono verità importanti in tempi in cui sempre più sembra obbligatorio identificarsi con qualcuno o qualcosa: il mio lavoro, il mio ruolo sociale e familiare e così via senza il quale o non raggiunto il quale può perdere di significato l’esistenza. Il #gruppostrategico nella #formazione #ricerca#psicoterapiadigruppo sostiene una posizione di scoperta e passione per il qui ed ora all’interno di un processo di crescita: professionale e di cura ma soprattutto umana ed esistenziale. L’ormai arcaico obiettivo di molti approcci psicologici o sociali di aiutare l’altro a identificarsi con qualcosa di migliore di quello che ha costruito e pertanto a raggiungere obiettivi altrettanto migliori, inizia finalmente ad appartenere a un passato che superiamo con il ritrovato amore per il processo. Gli anni 80 ci hanno regalato l’individualismo e con esso l’obiettivo sempre e comunque da raggiungere era e ancora è un enorme Io. La psicoterapia e la cultura psicoterapeutica hanno seguito e talvolta hanno colluso con questa ricerca nel tentativo in buona fede di trovare obiettivi “migliori” o raggiungibili con minore fatica e sofferenza. È stata una fase importante e lo è ancora in specifici casi ma in realtà superata o comunque da integrare con il significato, il valore e l’amore per il processo stesso. Ritorna fondamentale la #ricerca come #narrazione e il progressivo superamento dei numeri quali quantitativi come unico o prevalente strumento di valutazione. Ancora troppo spesso un singolo o una singola vogliono raccontare verità assolute rappresentando sempre modelli antisociali e anti-collettivi. Il #gruppostrategico rema in direzione opposta.
#gruppo #terapiastrategica #sociale #curiosità #infanzia

 

Il #gruppostrategico cerca di contenere quanto sta accadendo con un approccio bidirezionale. Da un lato c’è sicuramente la necessità di incontrare sempre più le esigenze dei giovani e dare risposta alle loro difficoltà con la #psicoterapiadigruppo ma dall’altro è necessario anche spiegare a tutti i livelli (comunicativo sociale, formativo, professionale, di ricerca) che ci sono approcci diversi al trattamento della sofferenza emotiva rispetto a come sempre più spesso viene proposto a livello culturale e sociale. La lettura dell’articolo in questione tra l’altro di un giornale molto diffuso in edicola e online, mostra una #psichiatria sempre più orientata agli #psicofarmaci (anche se suggerisce di associarli alla #psicoterapia) e che si focalizza allo lotta allo #stigma sullo psicofarmaco e alla necessità di migliorare la gestione del farmaco da parte dell’intera famiglia dei ragazzi coinvolti. Si parla in questo caso di ricorso alla terapia combinata farmaco-psicoterapia per disturbi d’ansia sociale e si introducono nuove patologie come la solastalgia e il languishing (a che ci servirà tutta questa nomenclatura?). Oramai l’essere umano è lasciato veramente in mezzo al mare. L’ennesimo paradosso è: da un lato è giusto superare ogni forma di #stigma, non ci deve essere giudizio interno e/o esterno per esempio sull’assunzione di farmaci ma allo stesso tempo reagire (ribellarsi) a un approccio così riduttivo all’essere umano e rifiutarlo è #resistenzapatologica o fuga sana da proposte disorientanti? Parliamo della confusione dei ragazzi ma quanto sono lasciati a una risposta che dice “hai bisogno del farmaco e di una psicoterapia di supporto” (soprattutto all’accettazione del farmaco stesso e della malattia)…e così sembra più patologica l’interpretazione della realtà umana da parte della cultura scientifica a monte che la rabbia dei giovani (spesso per disorientamento causato anche dai messaggi incoerenti e paradossali degli “adulti”, compresi i professionisti della salute mentale). Per questo l’epistemologia del #gruppostrategico si infiltra nella #ricercacosiddetta non convenzionale semplicemente perché non replica le richieste della metodologia di massa e prende spunti da movimenti sociali, antropologici, culturali, filosofici e politici che parlano con diverse voci.
#salutementale #psicoterapia #psicofarmaci #terapiastrategica#ricercascientifica

 

Il #gruppostrategico promuove l’interazione bidirezionale professionista-partecipanti (sia che si tratti di #formazione#ricercae/o #psicoterapiadigruppo) con un significato sempre più #antiindividualista, in antitesi con l’aspetto socio-culturale dei nostri tempi che genera un individuo in affanno per la enorme pressione della #performance, instillata ormai dai primi anni di vita e che la persona cerca di compensare con aggregazioni sociali, soprattutto virtuali, che come segno di appartenenza richiedono e rinforzano l’emergere di un’individualità che quindi deve essere sempre più speciale, originale, pertanto sempre più in affanno. A questo si associa l’intensificarsi dell’uso strumentale della #gerarchia nei diversi contesti ridotta a funzioni di potere ed esaltazione del singolo invece che l’utilizzo del ruolo come specifica risorsa a disposizione della collettività. Il paradosso, in quella che chiamo da anni la #culturapsicoterapeutica è che sul piano comunicativo la società è sottoposta a uno stereotipo altrettanto individualista della figura che si occupa di descrivere e spiegare le difficoltà psico-socio-culturali dei nostri tempi. Basta osservare la cronaca sui #media, televisioni e giornali, la #psicologiadel fatto è analizzata e spiegata da, statisticamente: un singolo individuo (di solito genere maschile), con un atteggiamento di piena saggezza sul tema in corso (io so), diciamo spesso e volentieri anche di atteggiamento presupponente e soprattutto che raramente si confronta con colleghi o colleghe ma con figure altre che possono argomentare fino a un certo punto perché non esperti. Questo individuo si legittima la #conoscenza e viceversa gli viene legittimata da un sistema comunicativo più che dagli utenti e questo individuo poiché parla di #psicologia critica spesso nelle sue analisi situazioni sociali come la perdita della relazione collettiva a vantaggio dell’individuale, la famiglia sempre più costituita da singoli che si ritrovano insieme piuttosto che sorretti da una vera interazione affettiva che li renda gruppo, l’isolamento e l’arroccarsi di alcune figure nella gestione del potere e così via. Questo è il paradosso sotto ai nostri occhi che però diventa una verità che tutti ascoltano e così l’#individualismo e il non ascolto si radicano sempre più in profondità. Il #gruppostrategico prosegue il suo percorso anche per rilanciare un altro messaggio sociale, culturale e quindi relazionale, tale da permettere di ripensare, con calma, al significato (e al rischio conseguente) della #psicoterapiaindividuale se il professionista cresce, vive e si forma in questo alveo autoreferenziale (mascherato dalla paradossale e incoerente condanna dello stesso).

 

Il #gruppostrategico che si esprime nella #ricerca, nella #formazione e nella #psicoterapia cresce e si sviluppa anche in opposizione all’#individualismo e alla dominazione dell’emergere dell’#Io degli ultimi decenni. Autostima, autonomia, autodeterminazione e tanti altri Auto- hanno confuso il significato delle relazioni umane. Judith Butler: “Se l’uguaglianza viene concepita come un diritto individuale, viene scissa dalle obbligazioni sociali che ciascuno ha nei riguardi degli altri… le rivendicazioni di uguaglianza espresse possono emergere solo all’interno delle relazioni TRA le persone, in nome di quelle relazioni e di quei legami e non come peculiarità di un soggetto individuale”. Dal barcone dei migranti in Grecia ai 5 YouTuber di roma ma passando per tante altre strade, il lavoro sull’interdipendenza e sull’anti-individualismo è rivolto anche a definire una “uguaglianza radicale della dignità di lutto” (J. Butler), imperativo etico-sociale e politico che coinvolge il Gruppo in ogni sua forma e che parte dalla consapevolezza, scoperta ed esperienza (cognitiva ma soprattutto emotiva) delle #relazionisociali da parte della  #psicoterapeuta. Oggi più di ieri non sono gli individui a doversi muovere ma i #gruppi: l’uguaglianza può caratterizzare solo le relazioni sociali e dipende da un sempre maggiore riconoscimento dell’interdipendenza.
#psicoterapiastrategica #gruppostrategico #psicoterapiadigruppo#interdipendenza

 

Il progetto di Gruppo Strategico Esperienziale è attivo all’interno dell’Università anche per aiutare gli studenti a elaborare con maggiore chiarezza l’aderenza alle proprie scelte di studio ma anche per superare le difficoltà emotivo-relazionali che si possono attivare con il rapporto con il malato e la sofferenza per chi è iscritto alle Professioni Sanitarie, importante causa di abbandono del Corso di Studio (drop out). Oltre la già confermata presenza del lavoro di Gruppo iniziata anni fa a Infermieristica, la Ricerca Scientifica sta riconoscendo il modello Strategico di Gruppo Esperienziale come applicabile anche alle altre Professioni Sanitarie compresi gli Specializzandi di Psichiatria, come presto sarà pubblicato e più approfonditamente descritto.
#formazione #gruppostrategico #professionisanitarie#terapiastrategica #università

 

Oggi è terminato il Gruppo Strategico Esperienziale per le studentesse di Infermieristica di questo semestre accademico. È stato ancora una volta uno spazio integrato di ascolto ma anche e soprattutto di trasformazione e cambiamento delle dinamiche e delle qualità relazionali dei futuri professionisti. L’interesse per la persona studente è risultata così rilevante che il Gruppo Strategico dall’anno prossimo sarà biennale coinvolgendo i ragazzi al secondo e non solo al terzo anno. Ringrazio tutte le partecipanti del Corso di Laurea Infermieristica Università di Medicina e Psicologia Sapienza ASL Rm3 del III anno che hanno fatto con me un percorso breve ma speciale.
#infermieri #gruppostrategico #terapiastrategica#gruppoesperienziale #formazione

 

Il lavoro di Gruppo Strategico, in particolare l’importanza della co-conduzione (co-terapia), sarà presentato al 5° Simposio Europeo delle Psicoterapie Esperienziali e Centrate sulla Persona. La ricerca qualitativa in Psicoterapia di Gruppo è molto complessa per le numerose variabili che entrano in gioco nella poli-relazione. La co-terapia è ancora meno descritta in letteratura ma, con un’adeguata preparazione alla base, offre, nel gruppo, ulteriori possibilità di trasformazione e cambiamento della rete e pertanto delle relazioni sociali dei partecipanti. La Psicoterapia di Gruppo Strategica utilizza la co-terapia con un approccio innovativo grazie all’utilizzo della polifonia come strumento di evoluzione sociale, tema del Simposio.
#gruppostrategico #psicoterapiastrategica #experientialgroups

 

Il #gruppostrategico ritorna all’Università con il nuovo modulo per gli studenti di Infermieristica del III anno, Roma Sapienza, Asl RM3. L’esperienza di un gruppo, condotto da uno psicoterapeuta strategico che lavora sulle emozioni degli studenti per focalizzare l’interesse sulla persona prima che sul professionista è innovativo per la formazione. Lo spazio esperienziale permette il lavoro sull’espressività intesa come: capacità introspettiva, espressione delle emozioni, intuizione dell’altro e risposta all’intuizione dell’altro in un processo di maturazione affettiva fondamentale per qualsiasi relazione, soprattutto per quella di cura, che passa attraverso un gruppo che ha aspetti peculiari tra la Formazione e la Psicoterapia vere e propria perché affronta gli eventuali nodi relazionali irrisolti degli studenti e studentesse. Gli ordini degli studi delle professioni sanitarie non prevedono moduli esperienziali anche se ci sono necessità evidenti degli studenti visto l’aumento dei drop out dei percorsi di studi e del rischio di burn out del futuro professionista.
#gruppostrategico #professionisanitarie #infermieristica#formazione.

 

Raccontarsi è già cambiare… Lo psicoterapeuta Michael White sosteneva “a gran voce”, il potere trasformativo della narrazione come il mezzo che abbiamo a disposizione per descrivere chi siamo. L’articolo continua anche ridefinendo il fatto che il vantaggio non è solo di chi racconta, ma di chi legge, ricorda e un giorno magari metterà in pratica.
Nella oramai assodata bidirezionalità della relazione umana, la narrazione deve o dovrebbe valere anche per l’altro polo, quello dello psicoterapeuta: come la narrazione all’interno del setting prende forma di cura, la narrazione al di fuori diventa storia ed esperienza per la/il paziente e ricerca per la/lo psicoterapeuta.
Pensiamo le frasi precedenti per la ricerca e la formazione in psicoterapia: il vantaggio non è solo di chi racconta, ma di chi legge, ricorda e un giorno magari metterà in pratica.
Difficile ricodare numeri e statistiche siano essi indicatori qualitativi o quantitativi, siano essi indicatori di esiti o di processo: sono utili, senza dubbio ma quale consapevolezza utile alla relazione psicoterapeutica determinano per chi “ricerca”? Come l’oggettualizzazione della realtà umana incarnata nello psicofarmaco così anche un certo tipo di ricerca in psicoterapia snatura la relazione psicoterapeutica: integrare la soggettività con l’oggettività è necessario per il processo evolutivo della psicoterapia stessa, molto in stallo oggi come, più che le statistiche, gli stessi pazienti ci raccontano. Raramente negli ultimi anni mi capita di conoscere un nuovo paziente che non provenga già da almeno una o più storie di contatto con professionisti della salute mentale dalla psichiatria alla psicoterapia non finite bene o comunque abbandonate a un certo punto del percorso. Il Gruppo Strategico nasce e si sviluppa proprio all’interno di questa integrazione come spazio ancora più potente per la narrazione, amplificato dalla polifonia dei partecipanti.
#formazioneinpsicoterapia #ricercainpsicoterapia#narrazionecomericerca #gruppostrategico #psicoterapiastrategica

 

l 2022 ha visto, per il #gruppostrategico, la presentazione e il riconoscimento del modello nell’ambito della Formazione in Psicoterapia e in Infermieristica come lavoro esperienziale nato, vissuto e di conseguenza costruito all’interno della cornice della #terapiastrategicae pertanto finalmente un modello strategico “puro” di lavoro di gruppo.
Il 2023 inizia con l’obiettivo di estendere maggiormente i confini di applicazione dell’esperienza formativa di gruppo alla formazione in #psichiatria, con l’idea che anche gli studenti/futuri psichiatri abbiano la necessità di un importante lavoro sul sé individuale per potersi poi confrontare con quello professionale, per la qualità del lavoro con il paziente, con il team e non ultima, per la qualità di vita dello studente/psichiatra stesso che è direttamente in correlazione con la sua efficacia lavorativa. Il modello sarà anche proposto per molte #professionisanitarie per il coinvolgimento emotivo e l’importanza della relazione che esse implicano. Quindi buon lavoro al #gruppostrategicoe, in attesa dei prossimi traguardi, una breve sintesi di questa storia di gruppo.

 

Il 2022 è un anno importante per il Gruppo Strategico, soprattutto nell’ambito della Formazione perché il modello ha trovato riconoscimento in spazi più aperti rispetto ai soliti recinti dell’appartenenza stretta e vicina.
L’Infermieristica che si è sempre mantenuta aderente a un approccio medico-organicista ha “sentito”, nel suo convegno europeo, che è necessario formare gli studenti anche e soprattutto sui piani emotivo-espressivi con moduli ad hoc come quello di gruppo esperienziale presentato. L’Università, con la ricerca tipicamente attenta alla raccolta di numeri e dati, ha sostenuto invece la Narrazione come possibilità di conoscenza, aprendo a una idea di Ricerca non necessariamente ricalcante il modello organicista che si avvale solo di risultati immediatamente tangibili.
Così anche l’approccio in psicoterapia rogertsiano, centrato sulla persona, ha voluto l’incontro con il modello strategico esperienziale costruendo un confronto, che è ancora in corso, cominciato con il convegno mondiale dello scorso luglio e che prosegue con il lavoro periodico di un gruppo internazionale che cresce proponendo la relazione con l’altro come origine del cambiamento per togliere la persona dall’isolamento culturale e sociale dell’individualismo del “ce la devi fare”.
Anche la rivista psichiatria e psicoterapia, scientifica e soprattutto italiana, ha valutato importante il modello, sempre strategico, che si occupa della persona/studente, focalizzando il processo di gruppo sulla relazione e sulla necessità di una risposta emotivo-espressiva che riguardi tutti, docente e partecipanti, per arrivare a pensare il professionista come imprescindibile dalla persona a monte.
Questo 2022, a mio avviso, oltre l’interesse per lo specifico modello, evidenzia l’apertura tra mondi diversi che continuano a dialogare, invece di allontanarsi: la ricerca scientifica, la medicina, i modelli di psicoterapia e la formazione, tutti avvicinati dal ritorno della centralità della relazione umana.
Così per il 2023 sono sicuro che si delineerà con più precisione un primo vero modello di Psicoterapia di Gruppo Strategica (ancora non presente in letteratura), così come l’estensione della Formazione, sempre di Gruppo ed Esperienziale, a tutte le professioni sanitarie perché gli operatori e gli studenti hanno bisogno di un lavoro sulla relazione che è il punto di partenza, svolgimento e termine del processo di cura.
#psicoterapia #medicina #formazione #ricerca #terapiastrategica#formazioneprofessionale #gruppo #psicoterapiadigruppo

 

Experiential Group for Trainee Nurses: a Strategic Model.
To take care of patients requests, in advance, the taking care of the professionals.
The Group structured following the Strategic Experiential approach guides students to the path of expressiveness…
The experiential group for trainee nurses collocates itself between a training and a psychotherapeutic group because personal and collective dynamics are faced, interpreted and transformed.
Il Centro di Psicoterapia di Roma si occupa anche e soprattutto di Ricerca in ambito psicoterapeutico e, come già, presentato in precedenza ( https://lnkd.in/eTrCBEv , https://lnkd.in/gnd2y9FK), riteniamo che sia importante la condivisione delle riflessioni che emergono dalla clinica per crescere e portare avanti un pensiero comune sull’essere umano come linea guida della Psicoterapia. L’obiettivo è che i diversi orientamenti teorici partano da una base che è la Fisiologia Umana per rivolgersi ai pazienti e aiutarli con la cura o il supporto adeguati alla specifica situazione.
Per questo motivo il Centro mette a disposizione di tutti il materiale presentato nelle sedi dedicate alla Ricerca.
https://lnkd.in/dKUQEnHY
#formazionedigruppo #formazioneesperienziale#psicoterapiadigruppostrategica #terapiastrategica#ricercainpsicoterapia #infermieristica #experientialgroup#strategicpsychotherapy

 

Strategic-Experiential Group Psychotherapy for HIV Patients.
In occasione del #WorldAIDSDay #WorldAIDSDay2022 ricordo come siano fondamentali #ricerca e #prevenzione ma anche quanto gli aspetti psicologici della #sieropositività siano da prendere sempre in considerazione.
10 anni fa cominciavo proprio con un piccolo gruppo di pazienti sieropositivi, un percorso di psicoterapia che nel tempo è diventato il modello di #psicoterapiastrategicadigruppo esperienziale utilizzata nella formazione di alcune professioni sanitarie e nella clinica attuali.
La maggior parte dei modelli utilizzati faceva riferimento soprattutto a supporto e/o auto-mutuo-aiuto e il lavoro era spesso incentrato su gestione, accettazione, convivenza con la sieropositività. Questi aspetti sono indubbiamente i primi e più rilevanti per i pazienti ma, come per la formazione e la psicoterapia, sentivo che mancava la ricerca e la conoscenza della #persona prima che del #paziente . I Gruppi che ho iniziato a condurre volevano spostarsi da un’ottica unicamente legata alla condizione premorbosa di sieropositività, all’espressività della persona per superare #stigma #pregiudizio #paura : i principi di base sono riassunti nell’abstract pubblicato su retrovirology https://lnkd.in/diBMCcZB . Il Gruppo, come sempre, mi ha permesso di crescere, in questo caso confrontandomi con una realtà dura perché ci sono ancora convinzioni e credenze legate a HIV che ad oggi, sono i fattori che compromettono maggiormente l’equilibrio psico-fisico delle persone sieropositive. Gli stessi pazienti hanno spesso introiettato un forte giudizio su loro stessi e, come sappiamo, il distress emotivo impatta sul sistema immunitario. Il fatto che, fortunatamente, la farmacoterapia stia facendo passi da gigante, non esclude che esistano ancora importanti fattori di rischio emotivi che devono essere individuati e trattati come in un lavoro di #gruppoesperienziale . Importanti anche i rilievi neurologici legati agli effetti del virus sul #sistemanervosohttps://lnkd.in/dT74BkZ3
#terapiastrategica #HIV #AIDS

 

Lo scorso sabato 5 novembre ho avuto la possibilità di partecipare a un incontro iniziale (initial gathering come è stato chiamato) tra donne e uomini (innanzitutto) e professionisti (poi) di diversa provenienza, età, storia e approccio metodologico professionale alla relazione umana. 70 persone che geograficamente attraversano il continente: dal Giappone (in cui tra l’altro era notte fonda) alle isole Hawaii, ma anche da nord a sud dal Canada all’Argentina e dalla Norvegia all’Africa, 17 paesi in totale. 70 persone di età che spaziano dall’entusiasmo e dalla forza dell’ultra novantenne Gay Barfield braccio destro di Carl Rogers fino alla studentessa naïve. 70 persone che soprattutto provengono da formazioni diverse dalla psicoanalisi junghiana alla mindfulness, passando per la pedagogia montessoriana, la spiritualità e la psicologia cognitiva.
Sono contento di essere l’unico italiano e l’unico esponente dell’approccio strategico di gruppo non per l’unicità ma per la rappresentanza e spero anzi che in futuro sia l’Italia che la psicoterapia strategica di gruppo possano essere sempre più presenti nei processi di scambio e crescita.
Questo primo incontro ha sintetizzato molti aspetti della relazione (base della psicoterapia) che sostengo e porto avanti tra cui il lavoro di gruppo come centrale perché appartenente alla specie umana fin dalle origini. Il gruppo che fonda le radici e che quindi trova la sua matrice nell’esperienza, linea guida dell’incontro e della possibilità di cambiamento. Il gruppo che non ha bisogno di applicare protocolli, scale di valutazione, registrazioni o video registrazioni perché l’esperienza non può essere schematizzata o ridotta tramite uno o più dei precedenti strumenti. Il gruppo che costruisce la storia tramite la narrazione sia verbale che scritta dando vita alla ricerca. Il gruppo che non ha bisogni di ruoli predefiniti e che lascia il profilo cognitivo per quello affettivo. Il gruppo che trova senso di appartenenza nella relazione tra persone e non a priori nel modello, nella corrente o nell’approccio metodologico di provenienza. Il gruppo che non ha paura di aprire. Il gruppo che sostituisce la frammentazione con l’integrazione come processo di crescita sociale e non solo intra gruppale. Integrazione è anche un processo di pace, questo è uno dei temi emerso durante il primo incontro, il bisogno di pace: a pochi metri da casa, qui a Roma, in quelle ore sfilava la marcia della pace. Ho scelto di rimanere connesso con il gruppo e non uscire perché tante piccole e diverse gocce nell’oceano possono nel tempo fare grandi rivoluzioni. Le strade sono diverse ma l’obiettivo è comune e questo definisce il profilo di un’unica grande strada su vogliamo incamminarci.
Nel 2021 proponevo un pensiero in merito all’integrazione: https://lnkd.in/eKGPe-X
#terapiastrategica #gruppi #gruppostrategicoesperienziale#integrazione #esperienza #ricerca #narrazione

 

…ho riflettuto su quanto, in alcuni aspetti, si è trasformata la percezione che ho rispetto alla situazione attuale della Salute Mentale….
Questo anno trascorso mi ha dimostrato che gli irrigidimenti non sono mai indeformabili e questo me lo hanno insegnato e continuano a farlo soprattutto i pazienti che confermano la natura plasmabile e rivolta in avanti della natura umana stessa che, in risposta alla relazione, può trovare altri modi di espressione.
Quello che ho attraversato nell’ultimo anno è particolarmente avvenuto nell’ambito della Ricerca e della Formazione che fanno sempre e comunque capo a persone e pertanto a relazioni tra persone. Si sono incontrate e parlate la Psicoterapia, la Psichiatria e alcune Professioni Sanitarie accettando e riconoscendo l’importanza della relazione all’interno della Salute Mentale soprattutto a partire dagli operatori, il primum movens della cura.
La struttura dei programmi formativi ha iniziato in alcune sedi a prendere in considerazione l’inserimento di moduli esperienziali specificamente focalizzati sui piani emotivo-affettivo-relazionale degli studenti, all’interno di lavori di Gruppo opportunamente condotti e strutturati (come ad esempio con il modello Strategico-Esperienziale di Formazione di Gruppo; Strategic-Experiential Group Training)…
…I movimenti non sono mai individuali ma appartengono sempre a un gruppo di persone come per eccellenza racconta la Psicoterapia, pertanto ci sono sempre strade da percorrere insieme, da soli non si va da nessuna parte….
#salute #formazione #ricerca #terapiastrategica #salutementale#giornatamondialedellasalutementale #gruppostrategico

 

Sono contento di essere stato invitato a questo incontro/progetto di ricerca internazionale per vari motivi. Il primo è che rappresento l’approccio Strategico di Gruppo, in particolar modo nella sua espressione Relazionale-Esperienziale, e questo continua a confermare il riconoscimento e soprattutto l’interesse nel modello di Gruppo presentato a livello nazionale e internazionale https://lnkd.in/ebKrJC8b. Il secondo motivo è che il progetto di Ricerca si propone come un processo di co-costruzione di e in gruppo e quindi incarna quello che è stato descritto nel modello strategico-esperienziale di formazione e cioè che la Ricerca ha la sua pelle nell’esperienza. Di conseguenza le eventuali “produzioni scientifiche” a posteriori degli incontri, non potranno essere altro che narrative e provenienti dall’esperienza in vivo e questo risuona con la necessità della Ricerca in Psicoterapia di riappropriarsi dell’importanza della narrazione e del dialogo come suo strumento. Infine il progetto porta come titolo del lavoro collettivo e pertanto come messaggio del Gruppo e delle Psicoterapie di Gruppo “il dialogo, la costruzione della pace e della giustizia sociale” (Dialogue, Peacemaking and Social Justice). Il tutto avviene nell’incontro tra persone prima che tra professionisti con provenienze e appartenenze sociali, culturali e professionali diverse per realizzare concretamente la parola integrazione. Questi punti centrano in pieno la proposta della Psicoterapia di Gruppo Strategico-Esperienziale e del modello Formativo ad essa strettamente legata che passa attraverso Esperienza Formativa-Narrazione-Dialogo-CorniceTeorica. Il prossimo 5 novembre inizierà questa emozionante avventura collettiva.
#terapiastrategica #formazione #ricerca #gruppo#psicoterapiadigruppo

 

La Formazione di Gruppo Strategico-Esperienziale per le Professioni Sanitarie (Strategic-Experiential Group Training) è stata presentata oggi al Convegno Europeo di Infermieristica enc22.eu ancora in corso. Purtroppo gli incontri si tengono da remoto, mi sono ritrovato a presentare il modello di Gruppo senza vedere gli interlocutori perché avevano la webcam spenta. Alla fine però, al momento delle domande, due telecamere si sono accese e mi sono ritrovato “dentro” a due aule universitarie di infermieristica che erano collegate collettivamente. Le numerose domande degli studenti sono state la soddisfazione più grande del lavoro perché è un modello che è stato cucito proprio sulla persona/studente e sulle sue esigenze umane e relazionali e quindi le loro domande erano più importanti per me che quelle dei professionisti senior. Si trattava di studenti olandesi e riscontravano le stesse esigenze italiane di uno spazio più espressivo (in modalità gruppale) perché risentono molto degli stressor emotivi legati al tirocinio e riconoscevano, come i docenti, l’originalità del modello.
Ringrazio ancora il comitato scientifico, i presenti e l’università Sapienza di Roma, in particolar modo il direttore della Scuola di Infermieristica della Facoltà di Medicina e Psicologia e le coordinatrici del corso. Spesso l’Università indica, sceglie e orienta i contenuti della Ricerca Scientifica in base alle proprie esigenze e richieste, in questo caso invece si è resa disponibile ad accogliere una proposta così apparentemente lontana dalle corde della Ricerca Scientifica tradizionale perché prima di tutto si trattava di Gruppi Esperienziali e non di pazienti e secondo perché il lavoro è stato condotto unicamente sul registro narrativo e non analitico, generalmente lontano dalle corde della stessa Ricerca Universitaria. Quindi un risultato per nulla scontato e ancora di più una soddisfazione per il modello Strategico-Esperienziale di Gruppo sia in ambito di Formazione per le Professioni Sanitarie che di Psicoterapia. #formazione #training #gruppo#terapiastrategica

 

Il 4 ottobre prossimo il racconto del modello di Gruppo Strategico-Esperienziale di Formazione (Experiential-Strategic Group Training) sarà ospitato dal Convegno Europeo di Infermieristica enc22.eu
La Psicoterapia Strategica ha una bibliografia esigua in merito all’intervento di Gruppo e talvolta prende in prestito le cornici teoriche da altri approcci.
Grazie invece al riconoscimento del modello di Formazione di Gruppo in Psicoterapia sia a pce2022.com che https://lnkd.in/ebKrJC8b e ora con la presentazione al Convegno Europeo di Infermieristica del Gruppo da anni inserito nel Corso di Laurea in Infermieristica dall’Università Sapienza di Roma, la proposta Strategico-Esperienziale è riconosciuta in ambito nazionale e internazionale.
Un modello centrato sulla relazione, sull’espressività e individuazione, sull’attivazione emotivo-affettiva del conduttore/docente e sulla co-costruzione del processo. Un approccio focalizzato sulla persona prima ancora che sullo studente e per questo fondamentale per tutti i professionisti della salute, non solo mentale, per l’impatto che la relazione con il paziente ha per tutti.
Inoltre il modello di Formazione cammina di pari passo con il modello di Psicoterapia di Gruppo Strategico-Esperienziale con cui condivide molti presupposti di base.
Infine, per me molto importante, è che la risposta fino ad ora avuta sostiene anche il riconoscimento della narrazione come strumento di Ricerca in Psicoterapia rispetto ai tentativi degli ultimi anni di applicare il modello scientifico della medicina organica alla valutazione della relazione interumana. Il racconto e la condivisione dell’esperienza, pertanto l’incontro di tante esperienze simili o lontane tra di loro sono il motore della crescita e dello sviluppo della ricerca in psicoterapia.
#formazionepsicoterapia #formazioneprofessionale#psicoterapiadigruppo #psicoterapiastrategica #terapiastrategica#gruppo #ricercainpsicoterapia #pce2022 #fioritieditore #enc22

 

Il Modello di Gruppo Strategico utilizzato per la Formazione degli Infermieri (Experiential Group for Trainee Nurses: a Strategic Model) sarà presentato al 6° congresso europeo di infermieristica ottobre 2022 enc22.eu. L’Università di Roma Sapienza, per la prima volta in Italia, inserisce nel programma formativo, un lavoro di Gruppo Esperienziale per la dimensione relazionale ed emotiva degli studenti, strutturato e condotto da uno psicoterapeuta che si occupa della persona-studente e poi della persona-futuro professionista. Il progetto è cominciato come una scommessa di fiducia tra me e la Facoltà ma l’ascolto, l’impegno e la professionalità reciproca danno sempre risultati. Il lavoro inoltre sostiene la rilevanza del lavoro di Gruppo per le Professioni Sanitarie in generale (come sarà prossimamente descritto) e, allo stesso tempo, contribuisce alla definizione della Psicoterapia di Gruppo Strategica che parte dall’Esperienza, pilastro, insieme alla Narrazione, della Ricerca nell’ambito della stessa Psicoterapia.

 

Formazione di Gruppo in Psicoterapia: un Modello Strategico e Group Training in Psychotherapy: an Experiential Strategic Model (https://lnkd.in/ebKrJC8bhttps://lnkd.in/dEXPch-Q -pagina 121-) sono diretta conseguenza il secondo del primo, l’esperienza in origine e il pensiero teorico con i riferimenti bibliografici in seguito.
L’obiettivo del modello è di liberare la persona-studente-futuro psicoterapeuta ma anche professionista della Salute, dalle sovrastrutture provenienti dalla storia d’origine amplificate da quelle sociali e infine intensificate dal materiale teorico ideologico degli studi universitari, tramite il rapporto con il docente-psicoterapeuta-formatore mirato a proporre nel contesto gruppale, la Fisiologia della Relazione…

 

I want to say thank you to everyone at PCE2022.com in Copenhagen. It was a truly example of integration not only in words but in facts. I felt contaminated by your experiences and knowledge and we hope we have contaminated you too.
I was also glad to join the 3 days “Encounter Groups” that is such an intensive time and space, I hope to join it again.

Michele Battuello